Non smettere mai di ascoltarlo: ecco come mantenere il tuo cuore sano
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte nel mondo.
Questo non significa che bisogna farsi prendere dal panico al primo sintomo sospetto, ma solo che è necessario porre molta attenzione alla prevenzione e alla cura tempestiva di eventuali piccole problematiche, che potrebbero sfociare in patologie più gravi.
Ti sei mai chiesto se il tuo è un cuore sano e forte? Ecco tutti i consigli per ascoltarlo.
Quali sono i disturbi che possono colpire il cuore?
Il cuore è un organo cavo, che può essere definito come il perno della circolazione sanguigna, il motore che consente di trasportare l’ossigeno ricevuto dai polmoni alle cellule di tessuti e organi per nutrirli e di scambiare l’anidride carbonica.
Quest’organo così importante può soffrire di diversi disturbi, alcuni dei quali sono asintomatici e quindi non facilmente riconoscibili.
In generale, le patologie più diffuse sono:
- l’infarto
- la cardiopatia strutturale
- l’aritmia cardiaca
- l’insufficienza cardiaca
Naturalmente, il rischio di sviluppare malattie cardiache o cardiovascolari (come infarto, ictus o angina) dipende da diversi fattori come:
- fumo
- obesità
- diabete o ipertensione
- sedentarietà
- stress.
Ecco come capire se il tuo è un cuore sano
Oltre a far attenzione ad alcuni sintomi che vedremo nel dettaglio, per capire se il tuo cuore è in salute è indispensabile effettuare dei check-up mirati.
Spesso, soprattutto per le persone più giovani, bastano le analisi del sangue, che svelano la salute generale e di specifici distretti dell’organismo: tra gli esami più importanti troviamo quelli che riguardano il quadro lipidico, quindi colesterolo totale, HDL, LDL e trigliceridi, che servono anche per calcolare il rischio cardiovascolare del paziente. Il colesterolo LDL, in particolare, è l’elemento principale alla base della formazione delle placche aterosclerotiche, quindi deve essere basso, anche inferiore a 100 mg/dl.
Un altro dato da acquisire è la pressione arteriosa: quella ottimale deve essere 120/130-80.
Fondamentale anche fare una visita nutrizionale, che permette di avere una valutazione del BMI (l’indice di massa corporea) e della circonferenza addominale.
Il sovrappeso, una dieta sbilanciata, una vita sedentaria e il fumo sono infatti fattori di rischio importanti e, in questi casi, è necessario indagare più approfonditamente sulla salute del cuore, anche in assenza di sintomi.
Ovviamente, anche una persona sana e sportiva deve curare l’alimentazione e tenere sotto controllo il cuore, soprattutto se pratica attività ad alta intensità che possono stressarlo.
In generale, se il rischio cardiovascolare risulta basso, basta fare i controlli di routine specifici per la propria età. In caso contrario, il primo step è fare un elettrocardiogramma per valutare se è tutto nella norma o vi sono alterazioni indicative di una possibile patologia. L’ECG, quando alterato, può infatti segnalare la necessità di eseguire un ecocardiogramma.
Sulla base di questi esami, qualora fosse necessario, ma anche semplicemente dopo i 40 anni per una questione di prevenzione, è importante effettuare una visita cardiologica, finalizzata a diagnosticare o prevenire un eventuale problema che riguarda il cuore.
Salute del cuore: 10 sintomi da non sottovalutare
Anche se il nostro è un cuore sano, purtroppo possono insorgere dei sintomi all’improvviso. Ecco quali non sottovalutare:
- Dolori al petto. Classico sintomo di un attacco cardiaco che spesso si associa a malessere generale.
- Mal di stomaco. Cuore, gola e stomaco sono tutti vicini, ma è difficile distinguere indigestione o bruciore di stomaco da un attacco di cuore.
- Sudorazione eccessiva. Soprattutto se non è giustificata dal caldo o dall’attività fisica.
- Dolore alle gambe. Soprattutto se si avvertono crampi ai polpacci mentre si sta camminando.
- Dolore alle braccia. Se il dolore si verifica lungo le braccia, specialmente il braccio sinistro, o al collo, può essere indicativo di un attacco cardiaco.
- Dolore alla schiena o alla mascella. In caso di infarto, può capitare che il dolore si senta nella mascella o sulla schiena.
- Soffocamento. Di solito si associa al dolore al petto se si tratta di un attacco cardiaco.
- Caviglie gonfie. Se diventassero molto gonfie potrebbero indicare un’insufficienza cardiaca.
- Affaticamento estremo. Essere molto stanchi costantemente può essere sintomo di un’insufficienza cardiaca.
- Battiti irregolari del cuore. Qualche battito saltato qua e là non deve preoccupare. Tuttavia, se il cuore batte molto velocemente e in modo irregolare, è meglio farsi visitare.
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Abbiamo sottolineato l’importanza della prevenzione per mantenere un cuore sano.
Proprio per effettuare tutti gli esami necessari, come l’ECG, l’ecocardiogramma o qualora fosse necessario anche l’Ecodoppler, puoi rivolgerti al nostro centro multidisciplinare, dove avrai la possibilità di sottoporti anche a una visita cardiologica generale.
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