Secca, grassa o mista? Ecco come capire che tipo di pelle hai e valorizzarla
Ti è mai capitato di leggere su una crema “indicata per pelle mista” oppure “adatta per pelle secca”? È una cosa abbastanza comune, ma cosa significa esattamente? La pelle è un organo attivo, influenzato da vari fattori che ne determinano le principali caratteristiche. In base a queste, esistono prodotti e trattamenti specifici più o meno indicati.
Ecco, quindi, come capire che tipo di pelle hai per prendertene cura nel modo più adeguato e far sì che risulti in salute e bella. Di seguito una piccola guida utile per riconoscere le peculiarità più importanti.
Ecco quali sono le principali tipologie di pelle
La nostra pelle reagisce agli stimoli interni ed esterni che alterano le sue caratteristiche. Le modificazioni possono essere temporanee e facilmente eliminabili oppure, se prolungate nel tempo, condizionare vere e proprie differenziazioni cutanee che delineano i vari tipi di pelle comunemente conosciuti.
Ecco quali sono le tipologie di pelle:
1. Pelle normale
Viene definita “normale” la pelle che ha un aspetto disteso, compatto e liscio. Solitamente, è la pelle delle persone giovani, che non presenta particolari problematiche e imperfezioni.
2. Pelle grassa
Questo tipo di pelle è caratterizzata dal tipico aspetto lucido, da follicoli dilatati.
A causa della secrezione eccessiva delle ghiandole sebacee (seborrea), al tatto risulta untuosa e spesso presenta alterazioni dovute all’ispessimento dello strato corneo (cheratosi e ipercheratosi).
La pelle grassa, a sua volta, può essere differenziata in questo modo:
- Oleosa: appare lucida con i pori molto dilatati per il sebo particolarmente fluido.
- Seborroica: il sebo prodotto in eccesso dilata le pareti dei follicoli che assumono un aspetto gergalmente chiamato “a buccia d’arancia”.
- Asfittica: il sebo è ceroso, denso e intrappolato nei follicoli, originando il comedone, che può presentarsi chiuso (punto bianco) o aperto (punto nero).
- Impura a tendenza acneica: si distingue dalle altre tipologie per la presenza di papule e pustole, causate dai batteri che, a livello follicolare, inducono reazioni infiammatorie e arrossamenti.
Solitamente, la pelle risulta grassa soprattutto nella “zona T” (fronte, naso e mento) e la produzione eccessiva di sebo può essere causata da diversi fattori come alterazioni ormonali, assunzione di medicinali, obesità, alimentazione irregolare, utilizzo di cosmetici aggressivi e stress.
3. Pelle secca
Al contrario di quella grassa, la pelle secca ècaratterizzata da una scarsa produzione di sebo e/o disidratazione. Appare quindi sottile, avvizzita, predisposta alle screpolature e alle spaccature.
Infatti, quando l’acqua nello strato più superficiale dell’epidermide si riduce, la pelle diviene sempre meno plastica ed elastica, fino a dare origine, nei casi più gravi, ad un’intensa xerosi cutanea che favorisce anche l’invecchiamento, quindi la comparsa di rughe.
Solitamente, tra i tipi di pelle, quella secca è causata da un inadeguato apporto d’acqua, così come da abitudini errate, quali esposizione eccessiva al sole, lavaggi frequenti e utilizzo di cosmetici aggressivi. Tra i migliori rimedi per la pelle secca, infatti, ci sono prodotti a base di acqua termale e acido ialuronico.
4. Pelle mista
Comprende zone, non necessariamente vicine, di pelle secca e pelle grassa: solitamente, la prima tipologia si presenta intorno agli occhi, sulle guance e sui contorni del viso. Sulla zona “T” invece, la pelle appare lucida, lì dove è maggiore la percentuale di ghiandole sebacee.
5. Pelle sensibile
È morbida e sottile, delicata ed estremamente fragile. Tra i tipi di pelle, quella sensibile è quella che ha maggiormente bisogno di protezione nei confronti degli agenti atmosferici, di prodotti delicati e ipoallergenici per evitare infiammazioni, arrossamenti e prurito.
La classificazione della pelle per fototipo
Possiamo distinguere le tipologie di pelle anche in base al fototipo, ovverola tonalità naturale determinata dalla melanina, il pigmento del corpo che protegge dalla radiazione ultravioletta.
Sono 6 i fototipi di pelle, ed il fototipo 1 è quello della carnagione molto chiara, che necessita di maggiore protezione solare, mentre il 6 quello della carnagione scura che difficilmente si scotta, ma che è comunque necessario proteggere dai raggi del sole.
Come capire che tipo di pelle hai?
Riconoscere la propria tipologia di pelle è importante per scegliere i trattamenti migliori e agire correttamente per esaltarne i pregi e minimizzarne i difetti.
Non sai come capire che tipo di pelle hai? Sappi che il suo stato è influenzato dalla stagione, ma perfino dall’ora (di giorno la secrezione di sebo e sudore aumenta) e dalle condizioni di vita del momento (problemi psicologici, tipo di alimentazione, situazione ormonale), perciò è consigliabile sottoporre la propria pelle a periodici controlli per essere sicuri di interpretarne correttamente i segnali.
In generale è possibile osservare la propria cure e dei test casalinghi, ma un ottimo modo per conoscere più a fondo la propria pelle è sottoporsi ad una visita dermatologica, volta a fornire una valutazione specifica per individuare anche eventuali problematiche e patologie.
Cura la pelle del viso con Fisiocarelab!
Una volta che avrai un’idea più chiara su quale sia il tuo tipo di pelle, potrai scegliere i prodotti più idonei e anche i trattamenti migliori per prenderete cura.
Per preservare salute e bellezza, l’ideale è rivolgersi ad un centro specializzato come Fisiocarelab, un polo multidisciplinare nel quale troverai, oltre al dermatologo, anche consulenti estetiche che sapranno consigliarti sul percorso da seguire.
Uno dei trattamenti che proponiamo e adattiamo alla tipologia di pelle, è la pulizia del viso, che consente il rinnovamento cellulare e favorisce il turnover epidermico attraverso una procedura indolore che rivitalizza e rigenera l’aspetto della pelle e con l’ausilio di diverse tecnologie.
Scopri come capire che tipo di pelle hai insieme a noi e tutti i trattamenti specifici: contattaci e prendi un appuntamento presso la nostra sede.
